7° tappa del Sentiero delle Orobie - dal rif. Curò (CAI) al rif. Albani (CAI) - segnavia n ° 304 e 401

Statistics

5 - 6

hrs

1,277

m

1,248

m

17

max°

Difficulty

FATMAP difficulty grade

Difficult

Description

Dal rifugio (1895 m) si percorre la mulattiera che scende a Valbondione (non scendere per la variante diretta!) e, una volta superato il tratto scavato nella parete rocciosa, si prosegue fino al primo tornante a quota 1750 m circa.

Si lascia l'ampio sentiero 305 che scende a Valbondione per tenere la sinistra (cartello) e proseguire con percorso a mezzacosta attraversando alcuni canali (prestare attenzione!), incrociando poco dopo il sentiero 306 che scende a Lizzola.

Si prosegue invece salendo, attraverso un rado bosco e, dopo una breve salita, si sbuca al colle delle Miniere (1920 m).

Si scende nella valle del torrente Bondione per pascoli fino a quota 1600 m circa, dove si attraversa il torrente su un ponte di legno.

Si scende lungo la valle per un breve tratto e si lascia il sentiero 322, per ricominciare a salire sulla sinistra verso la baita del Crostaro (1701 m) e del Fles (ruderi), giungendo infine al passo della Manina (1821 m).

Dopo la chiesetta si scende un poco e si attraversa a mezzacosta sotto le pendici del monte Pizzul per poi risalire con qualche tornante alla sella dell'Asta (1968 m).

Quindi si attraversa il fianco occidentale del M.

Barbarossa fino alla conca sotto la parete del Pizzo di Petto.

Il sentiero, aggirato uno sperone roccioso, conduce al canalino roccioso posto tra le due cime del Pizzo di Petto, che si risale fino al colletto sommitale (tratto attrezzato).

Si scende leggermente costeggiando le falde meridionali del monte Vigna Vaga fino al passo di Fontanamora (2253 m) e si risalgono i pendii calcarei che scendono dall'omonima cima.

Proseguendo si passa sul versante scalvino con una cengia che attraversa la parete est del M.

Ferrante e, di seguito, si giunge sui pendii meridionali di detto monte che degradano verso il passo dello Scagnello (2080 m).

Calando per pendii erbosi si è in breve al rifugio Albani (1939 m).

Il sentiero delle Orobie "Classico" continua con il segnavia 326.