Percorso da Castello di Pontechianale lungo i sentieri del giro del Monviso

Statistics

1

day +

1,871

m

1,871

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20

max°

Difficulty

FATMAP difficulty grade

Moderate

Description

L’anello di più tappe attorno al Monviso si svolge in una cornice paesaggistica unica, offrendo molteplici scorci panoramici sui diversi profili del “Re di Pietra” e l’esperienza di una natura protetta da due parchi naturali.

Lungo il cammino si incontrano le ardite pareti rocciose che caratterizzano le porzioni sommitali del massiccio del Monviso, i laghetti cristallini dai reflessi verde-azzurro sul valico di S.

Chiaffredo, i contorti pini cembri del Bosco de l’Alevé e gli splendidi specchi d’acqua dell’alta Valle Po.

Inoltre, non meno spettacolari sono i passaggi panoramici del Sentiero del Postino, lo storico Buco di Viso, i vasti spazi del Queyras e l’eccezionale belvedere della Cima Losetta. Il Giro del Monviso “classico” può essere affrontato partendo da una delle valli italiane (Valle Po o Valle Varaita) oppure dalla Valle del Guil, in Francia.

L’anello richiede da 2 a 5 giorni di cammino, a seconda dell’allenamento degli escursionisti, incontrando numerosi rifugi lungo il percorso.

Per chi dispone di più tempo (1-2 giorni aggiuntivi) e gambe più resistenti può essere interessante estendere il giro anche all’alta Val Pellice, ammirando la splendida Conca del Prà e la selvaggia Comba dei Carbonieri, dove comodi posti tappa offrono un ottimo punto d’appoggio (il cosiddetto “Gran Tour del Monviso”). Il sentieri che compongono il Giro del Monviso sono tutti classificati dal CAI come di livello Escursionistico (E), salvo l’eventuale passaggio sul Sentiero del Postino ed sul tratto da Pian Mait al Colle Armoine, consigliato solo ad Escursionisti Esperti (EE).

In territorio italiano il percorso può essere affrontato anche in compagnia del proprio cane, purché al guinzaglio o sotto il diretto controllo del padrone.

In Francia, invece, il regolamento della Riserve Naturelle Nationale de Ristolas Mont-Viso impedisce l’accesso ai cani, che quindi non possono oltrepassare il Passo delle Traversette, il Passo di Vallanta e il Colle Seilliere in direzione della Valle del Guil.