Salita per il vallone di Ciabrera e il passo omonimo, discesa per il colle dell'Autaret

Statistics

6 - 7

hrs

1,516

m

1,515

m

30

max°

Difficulty

FATMAP difficulty grade

Moderate

Description

accesso: Si raggiunge l'ingresso della Val Varaita a Piasco e la si risale fino a Casteldelfino, dove oltrepassato l'abitato, al primo bivio si svolta sinistra (indicazioni per S.

Anna di Bellino) lungo la SP105.

Si percorre interamente la strada fino al suo termine a S.Anna di Bellino, dove si possono parcheggiare le auto.

Oltre allo spiazzo davanti alla chiesetta è possibile anche salire un breve tratto di strada sterrata. note tecniche: l’itinerario sale da S.

Anna di Bellino per il Vallone Autaret, il Colle Autaret ed il versante SO, più lungo dell’altro itinerario che sale invece dal Vallone di Ciabrera, consente di evitare la ripida scarpata detritica e di rocce affioranti che sale al Passo di Ciabrera.

Si possono combinare questi due itinerari, salendo dal Vallone Autaret e scendendo dal Vallone di Ciabrera (o viceversa), compiendo un anello.

Fino al Colle Autaret non c’è alcuna difficoltà, itinerario che si svolge sempre su ottimi sentieri segnalati, dal colle in poi ci sono da attraversare alcune ripide chine detritiche e tratti su pietrame instabile.

Il versante SO del Pelvo è piuttosto ripido, ma percorso da varie tracce di sentiero e ometti ometti, è più brutto a guardarlo da lontano che a salirlo.

Se innevato diventa più impegnativo e in questo caso sono necessari piccozza e ramponi. E’ una salita con sviluppo abbastanza lungo e richiede un buon allenamento, con il saliscendi del Colle Autaret il dislivello complessivo è di 1500 m. Il periodo idoneo per salire il Pelvo di Ciabrera va da fine giugno a ottobre inoltrato, consigliabile ad inizio stagione quando la montagna è ancora innevata e si calpestano meno pietraie. itinerario: Da S.

Anna di Bellino si segue inizialmente la stradina sterrata che in breve conduce alle Grange Cruset 1940 m, poco oltre le grange si incontra il primo bivio, dove si tralascia il sentiero che sale a destra (segnavia U26, con indicazioni per il Bivacco Boerio, Passo Fiutrusa e Passo Mongioia) e si prosegue lungo la stradina di sinistra (cartello indicatore per il Pian Ceiol, Colle di Bellino e Colle Autaret, segnavia U27 e U28).

Si risale la ripida stradina sterrata, che conduce al grande pianoro erboso, noto come Pian Ceiol 2074 m.

Tralasciando un sentiero che a destra porta nel Vallone Varaita di Rui, si segue il sentiero che con un semicerchio nel pianoro erboso volge a sinistra, verso l’inizio di una strettoia rocciosa, dove ha inizio il Vallone Autaret.

Il sentiero, dopo aver attraversato il Rio Autaret su un ponticello in legno, inizia a salire lungo la strettoia rocciosa e si inoltra quindi nella Gola delle Barricate, che viene superata con una serie di svolte, raggiungendo uno spallone erboso a quota 2300 m.

Si trascura un sentiero che a sinistra porta al Colletto Balma e si prosegue lungo il vallone principale su terreno erboso dove il sentiero sale con moderata salita, per poi raggiungere un altro ampio pianoro erboso dove si trovano le Grange dell’Autaret 2540 m.

Nei pressi delle grange si trova un bivio, qui va tralasciato il sentiero con segnavia U28 e GTA che volge a sinistra (conduce al Colle di Bellino) e si prosegue volgendo decisamente a destra (cartello indicatore per il Colle Autaret, segnavia U27).

Il sentiero risale tutto il vallone con una serie di serpentine fino a raggiungere un ampio dosso erboso, e da qui con evidente percorso si raggiunge il ben visibile Colle Autaret 2875 m (palina segnaletica).

Dal colle si vede molto bene sia il Pelvo di Ciabrera che la restante parte del nostro itinerario di salita.

Dal Colle, trascurata a destra la traccia che risale la cresta SO della Tete de l’Autaret, si deve seguire la traccia di sentiero che scende sul versante francese (Vallon de Chabrière) per un centinaio di metri di dislivello.

Appena arrivati sotto uno speroncino roccioso, si tralascia la traccia di sentiero che scende verso Maljasset e si inizia a traversare a destra su pendii di pietrame non particolarmente faticoso, occorre però scegliere il giusto compromesso tra il mantenersi in quota e i passaggi meno pietrosi) puntando alla base del ripido versante SO del Pelvo di Ciabrera.

Raggiunto il valloncello che culmina con il Passo di Ciabrera (che non si deve raggiungere), a circa 70 m di dislivello da questo, si punta verso sinistra al primo saltino roccioso, che si aggira a destra, iniziando la salita in una zona erbosa già ben visibile da lontano.

Si risale la zona erbosa fino al termine, camminando tutto sommato comodamente, finchè questa lascia spazio a diverse tracce di sentiero di terriccio e ghiaia.

Conviene mantenersi tendenzialmente a sinistra, per evitare la zona dei lastroni che si notano a destra, in questo modo si cammina sempre senza dover mai usare le mani (sentierino ripido ma niente di problematico).

I numerosi ometti presenti facilitano la scelta del percorso migliore.

Si passa al di sotto di uno sperone roccioso (unico punto quasi obbligato in cui passare), superato il quale appare a breve distanza la croce di vetta, visibile solo all'ultimo.

Con terreno ora più comodo, si giunge alla croce senza più difficoltà.

La vera cima è posta pochi metri più ad ovest, e si raggiunge con estrema facilità. In discesa si segue lo stesso itinerario, giunti alla base del ripido versante SO del Pelvo, si può decidere se rientrare dal Colle Autaret, oppure dalla base del pendio del Pelvo, risalire brevemente verso il Passo di Ciabrera e poi scendere nel Vallone di Ciabrera, compiendo così un anello. altre annotazioni: Il Pelvo di Ciabrera è una montagna di aspetto elegante, posta sullo spartiacque principale tra la Valle Varaita e la Valle Ubaye.

Il toponimo, sembra che “Ciabra” e “Ciabrera” derivino dal provenzale ciabro che sta ad indicare una zona adibita agli alti pascoli delle capre.

Nelle guide e carte francesi questa montagna è indicata come Pelvat de Chabrière.

La cima è un notevole punto panoramico, la visuale comprende buona parte delle Alpi Cozie Meridionali (dove spiccano il Monviso, l’Oronaye, Brec e Aiguille de Chambeyron) parte delle Alpi Marittime e le montagne dell’Ubaye e Queyras.