Description

Colle del Lys, culla della Resistenza, un luogo importantissimo facente parte della Rete del Progetto “Cultura Materiale” realizzato dall’allora Provincia di Torino che racconta il Territorio provinciale, la vita delle sue genti e la storia che lo ha segnato, che ha agito nel contesto del Progetto Interreg “LA MEMORIA DELLE ALPI” creando un sistema di cinque Centri Rete di documentazione. Sede dell’Ecomuseo della Resistenza del Colle del Lys, che comprende anche un insieme di Sentieri partigiani usati all’epoca. Questo percorso anche se non integrale è uno dei sei sentieri di questo Progetto che si chiama “Sentiero della libertà”. Dal Colle s’imbocca sulla sinistra una strada che diventa poco dopo sterrata, anche a catasto, come sentiero 570 e Anello Ceronda che conduce al Colle della Frai, (anche se non c’è nessun cartello in loco che lo marca tale) sotto il piccolo Monte Pelà, che lo sovrasta. Area quest’ultima, che presenta i resti pioneristici degli impianti sciistici denominati SCIOVIE DEL LYS, a parte l’unico ski-lift che é ancora funzionante in caso di innevamento adeguato. Da qui un vecchio cartello indica per la Falesia, bollata bianco/rossa anche con la vernice e la scritta Via di Roccia (V.d.r.) La sterrata assume un fascinoso e morbido fondo inerbito che poco dopo termina per il sentiero che costeggia le pendici del Monte Rognoso. Facendo attenzione ad un paio di passaggi nella parte iniziale, si passa sotto uno dei siti di arrampicata locali, la Falesia di Mompellato, non visibile ad occhio nudo, a causa del fitto bosco di faggi nel quale si scende. Sbucati alla borgata Suppo, si prosegue nuovamente su strada sterrata e si passata, la successiva Goglio, si aggancia la SP197, versante Valle Susa. Questione di pochi minuti, l’arrivo e la sosta obbligata nel mitico e storico Forno di Mompellato ! La chiusura di questo piccolo anello è in salita con arrivo al Colle del Lys, anche punto di partenza.