rifugio Andolla

Statistics

319

m

1,161

m

31

max°

Difficulty

FATMAP difficulty grade

Difficult

Description

Dal rifugio Andolla si rasenta il vecchio stallone per guadagnare il ripido dosso (bivio per la salita al Pizzo Andolla) e proseguire in falso piano attraversando alcuni marcati canali che portano alle baite dell’alpe Corone, l’alpeggio più elevato dell’Ossola.

Si prosegue diritti fra i macereti che lasciano ben presto posto alle pietraie e, con un ampio giro,si guadagna la costa rocciosa ove è adagiato il bivacco Varese.

che si raggiunge per una placca rocciosa. Si scende sull’altro lato aiutati dalle corde fisse per abbandonare ben presto il sentiero che volge verso le Coronette di Camposecco, e salire bruscamente a destra sulla giavina che porta all’attacco della Ferrata del Lago, ferrata messa in posa dalle guide di Saas in collaborazione con il CAI di Villadossola inaugurata nel 2003 e rinnovata nel 2011 con il progetto VETTA.

Giunti al Passo del Bottarello (m) si volge verso destra iniziando la discesa per rocce rotte e facili nevai a secondo della stagione e senza particolari difficoltà raggiungere, per ottime tracce, l’Almagellerhutte. Storia della “Ferrata del lago” Il 26 marzo 2002 si riuniscono, alla Casa Alpina del Club Alpino Italiano di Villadossola, le Guide svizzere Beat Burgener e André Zurbriggen, la presidente del SAC della valle di Saas Diana Zurbriggen, le Guide italiane Franco Farioli e Carlo Tabarini, il presidente del CAI di Villadossola Sergio Rossi, il responsabile dell’escursionismo Renato Boschi e, per il Soccorso Alpino, Giulio Frangioni.

Lo scopo della riunione è di analizzare la possibilità di realizzare una via ferrata che porti al passo del Bottarello, con lo spirito di unire il rifugio Andolla nella parte italiana con l’Almageller Hutte in territorio elvetico per migliorare l’occupazione delle capanne, per intensificare i rapporti di amicizia tra le regioni montane dell’Italia e della Svizzera e per ammirare il paesaggio incantevole e caratteristico. Nasce un “progetto” che è discusso per trovare il modo migliore per realizzarlo, rispettando tutte le procedure burocratiche e di sicurezza. Il 29 aprile 2002 è richiesto il nulla osta al Comune di Antrona per la posa della via ferrata, che è concesso il 16 maggio 2002.

Il 28 maggio è spedito l’incartamento alla sede Centrale del Club Alpino Italiano per la richiesta della copertura assicurativa. Tutto è pronto per la posa degli ancoraggi e della fune, che avverrà nel mese di luglio 2002. Il 5 e il 6 luglio 2003, in occasione del 50° anniversario del Rifugio Andolla, è inaugurata la via “Ferrata del lago”.

Un folto gruppo di svizzeri e un gruppo di italiani si trovano la sera del 5 luglio al Rifugio Andolla per festeggiare, poi la mattina del 6 luglio la partenza per percorrere la ferrata.

Giunti al passo del Bottarello Santa Messa e benedizione del percorso, il tutto in un’atmosfera di grande amicizia.

Alla sera, all’Almageller Hutte grande festa con vino e formaggio prima di salutare i compagni di ferrata che scendevano a Saas Almagell. Da allora la ferrata è stata molto frequentata, soprattutto dagli svizzeri.

Dopo aver superato il collaudo di otto inverni e dopo una serie di piccoli interventi di manutenzione, nel 2011 si è quasi completamente rinnovata grazie al progetto VETTA ed è diventata un piacevole percorso per ammirare non solo le aspre montagne ma anche lo specchio lontano del Lago Maggiore dal quale ha preso il nome. Caratteristiche della “Ferrata del lago” Quota di partenza: 2850 m Quota di arrivo: 3151 m Dislivello: 300 m Sviluppo: 400 m, di cui 30 m di scale a pioli Difficoltà: Attrezzatura obbligatoria Casco da roccia (omologato) Imbragatura Kit da ferrata Guanti Calzature e vestiario adeguato Raccomandazioni Evitare il temporale. Evitare di transitare in coppia su una stessa tratta.

Evitare di fare cadere i sassi. Procedere in sicurezza adoperando i due moschettoni.