PERCORSO AD ANELLO DAI DIVERSI PAESAGGI GRANDIOSI CHE VANNO DA FITTI BOSCHI, A RADURE INCANTATE, PASSANDO DA TRE ACCOGLIENTI RIFUGI

Statistics

3 - 4

hrs

498

m

498

m

21

max°

Difficulty

FATMAP difficulty grade

Moderate

Description

Dalla strada si prosegue oltre il bel oratorio candido dedicato a San Bernardo, poco dopo si prende a sinistra (cartello “Rif.

Gattascosa”) e in salita graduale si arriva al primo dei tre rifugi toccati dall’itinerario: il rifugio San Bernardo. Lo si supera proseguendo dritti lungo l’ampia traccia (cartello “Rif.

Gattascosa”) che prende a salire in maniera costante ma graduale nel fitto del bosco. Dopo una mezz’oretta di cammino il tracciato prende a salire in maniera molto decisa e un po’ faticosa e porta all’ampio pianoro che in estate è una torbiera, mentre in inverno è una radura da Grande Nord. Si attraversa completamente la radura per riprendere a salire, di nuovo in maniera abbastanza ripida e decisa.

Il tracciato piega leggermente a sinistra, si incunea in una valletta e porta alla spianata dove si trova il lago Ragozza, completamente sommerso dalla neve. Un ultimo tratto di salita, ora un po’ più graduale, porta al secondo rifugio: il Gattascosa, in posizione panoramica sulla conca appena risalita. Si prosegue oltre il rifugio (paletti azzurri) con un breve sali-e-scendi per arrivare ad una ulteriore spianata che si apre ai piedi del Colle di Monscera.

La si attraversa tenendosi a destra (cartelli “Alpe Paione”), in falsopiano, seguendo le tracce e i radi paletti azzurri, per poi risalire leggermente passando poco a monte dell’Alpe Monscera e arrivando all’evidente cippo posto in posizione panoramica. Fate caso alla curiosa fascia metallica posta attorno al cippo: rappresenta una sfilata di personaggi a cavallo e se la neve non è troppo alta tenete gli occhi aperti, perché ritroverete questi personaggi lungo il cammino! Il tracciato (cartelli “Alpe Arza Il Dosso”) segue ora in discesa costante quella che in estate è una sterrata e porta a sfiorare la borgata di Arza e, subito dopo, il terzo rifugio: Il Dosso. Il tracciato prosegue in discesa in bosco più fitto arrivando ad una pozza creata da una piccola diga.

Superatala, si torna a salire leggermente fino a tornare al punto di partenza. Consigli per i baby ciaspolatori Escursione abbastanza lunga, adatta a ragazzi e bambini più grandicelli con i quali è meglio prevedere la giornata piena, così da soffermarsi di più ai rifugi.

L’anello è fattibile in entrambi i sensi, in quello proposto si affrontano le salite più ripide e la discesa più graduale, lasciando i tornanti della strada, sempre un po’ demotivanti, al ritorno. Ricordarsi che si arriva a superare quota 2000 metri, da non dimenticare la crema solare.