ESCURSIONE CHE ATTRAVERSO UN BELLISSIMO BOSCO DI FAGGI PORTA AD UNA MAGICA GOLA GHIACCIATA

Statistics

3 - 4

hrs

641

m

641

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26

max°

Difficulty

FATMAP difficulty grade

Difficult

Description

Dai parcheggi in prossimità della stazione Gagnone-Orcesco ci si incammina verso la borgata, attraversando la linea ferroviaria e proseguendo dritti in Via Adorna.

Seguendo la bella selciata ci si inoltra in Orcesco sempre in salita, passando davanti all’oratorio dedicato a San Carlo.

Al termine del centro abitato si confluisce sulla via aperta al traffico e dopo pochi passi si arriva ad un parco giochi nei pressi di un edificio isolato (località Crotta).

Da questo punto è possibile indossare le ciaspole poiché il tracciato non viene più ripulito. Appena dopo l’area giochi si prende a sinistra in salita (cartello) mantenendosi lungo la striscia priva di alberi che sale ripida fino ad intersecare una strada.

La si oltrepassa proseguendo dritti (cartello) inoltrandosi in un meraviglioso bosco di faggi assai evocativo.

Non vi sono moltissimi segni, quindi occhi aperti! Raggiunta una panchina, il tracciato devia verso sinistra, ben delimitato da un mancorrente poiché costeggia il rio Lupo portando ad un bel ponte di legno.

Un punto magico dove il ghiaccio invernale crea sculture spontanee. Dopo il ponte continua la salita, sempre tra i faggi che lasciano passare luce e ampio respiro, in una salita costante e continua che porta a sfiorare una curva della strada per poi attraversare una zona dove purtroppo una tempesta ha abbattuto molti alberi. Si attraversa una pista forestale per proseguire in salita ripida che porta sulla strada.

La si segue in salita verso sinistra e giunti all’altezza di una panchina la si abbandona per il sentiero a sinistra salendo di nuovo tra gli alberi fino a raggiungere un edificio isolato recentemente recuperato. Lo si supera per salire lungo il prato aperto che porta ad una panoramica balconata verso la Val Vigezzo e agli edifici in rovina dell’Alpe Motta.

Il tracciato si pianifica verso sinistra e superato un cancello porta agli ampi pianori al cui centro si trovano gli edifici dell’Alpe Campra divisi in due gruppetti, con un piccolo oratorio isolato tra di essi.

Alzando gli occhi si alza la mole del Pizzo Ragno mentre dalla parte opposta si aprono le cime dal Monte Leone al Monte Cistella. Gli spazi aperti si prestano a scorrazzare in libertà, salendo, per esempio, fino alla vecchia croce di legno da cui si apre un bel colpo d’occhio sull’intero pianoro e su Alpe Campra ai piedi del Pizzo Ragno. Il ritorno è sulla medesima via dell’andata. In alternativa è possibile, tornati all’Alpe Motta, ignorare la discesa su prati percorsa in salita per tenersi in piano, superare gli edifici e raggiungere la strada.

Seguendo interamente questa si affronta una pendenza inferiore anche se si allunga il percorso di circa 2 km. Consigli per i baby ciaspolatori Escursione per ragazzi più grandini e bambini abituati a camminare, anche se la varietà di paesaggi rende più leggere le ciaspole.

Meglio non partire troppo presto poiché il percorso è in gran parte all’ombra ed il sole invernale all’Alpe Campra arriva solo verso il mezzogiorno.

Magico il ponte ghiacciato, meta raggiungibile anche ai più piccoli (+100 m di dislivello, 1,2 km, 30 minuti).