Rifugio Mulaz dalla Val Gares, passando per la Val delle Comelle.

Statistics

6 - 7

hrs

1,799

m

1,799

m

24

max°

Difficulty

FATMAP difficulty grade

Difficult

Description

Questa volta ci mettiamo come obiettivo il Rif.

Mulaz, e scegliamo la via probabilmente più impegnativa, quella che parte da Gares. Parcheggiata l'auto nell'ampio parcheggio della Capanna Comelle ci dirigiamo subito su sterrato verso la base della nostra salita, iniziamo lentamente ad affrontare la traccia che sale già decisa, e appena dopo 1,5km il percorso ci regala un bel scorcio su una bella cascata naturale. Lasciamo la cascata e prendiamo a sx il CAI 704 che ci accompagnerà, salendo deciso, verso la valle delle Comelle; già da questa zona iniziamo a trovare diversi punti di sentiero attrezzato, alcuni semplici, alcuni più impegnativi, da affrontare sempre con una buona attenzione. Arriviamo dopo circa un'oretta all'inizio della valle delle Comelle, e ci godiamo l'assoluto silenzio attraversando agilmente il letto del corso d'acqua, ora in secca. Dopo circa 1km comincia il tratto più impegnativo, si sale e subito troviamo un tratto di ferrata, non è esposta, si può affrontare con calma senza imbrago. Superata la ferratina, inzia la salita vera e proprio che inizia da una intersezione dove noi prendiamo il CAI 716 che ci porterà in quota. Dopo circa mezz'ora di ascesa, attraverso diversi pezzi attrezzati incrociamo il crocevia con la traccia che scende dal Bivacco Brunner, da lì non prendiamo a dx e ci dirigiamo ancora (faticosamente) verso il Passo delle Farangole. Da qui godiamo della vista di una bel branco di stambecchi. Salito l'ultimo spezzone verso il passo, ancora una volta attrezzato, svallichiamo ed iniziamo la ferrata delle Farangole, purtroppo senza imbrago perché non l'avevamo considerata nella pianificazione dell'itinerario. Scendiamo con molta attenzione, il terreno é granuloso e molto insidioso, finiamo la ferrata e ci accoglie un bacino di ghiaione, lo attraversiamo agilmente e finalmente giungiamo al passo Mulaz, dal quale scendiamo e in circa 10 minuti giungendo al rifugio. Sosta per pranzo e, dopo averci goduto lo spettacolo delle cime circostanti, puntiamo dritti verso valle prendendo il CAI 722, che scende molto velocemente, su sentiero sempre ben marcato, regalando bei panorami, anche verso la Marmolada, e tante altre magnifiche vette. Dopo circa 45 minuti troviamo l'intersezione che innesta sul CAI 752, verso Forcella Stia, dal quale si sale, ancora una volta, per altri circa 200m di dislivello, stavolta su sentiero veramente poco battuto ed a tratti impercettibile e franoso, raggiungendo in circa 30' la forcella stessa. Da qui inizia la discesa finale, che farà perdere quota molto velocemente attraverso sentiero di terra rossa particolarmente insidiosa, e passerà a fianco a Malga Stia, chiusa all'orario in cui siamo transitati (19) ed imbocchiamo l'ultimo tratto di sentiero che affianca la strada forestale che sale da Gares. Qui purtroppo la traccia é stata modificata poiché il passaggio di Vaia, e gli innumerevoli schianti ancora presenti, hanno definitivamente bloccato alcuni passaggi chiave nella discesa. Arriviamo cmq in circa 30' al luogo di partenza. Nella "difficoltà" ho messo molto difficile perché se l'escursione viene concepita come "via normale", tale non può essere considerata perché ha davvero numerosi passaggi attrezzati, che non sono da sottovalutare; per il resto le viste ed i panorami che ci ha regalato questo bel giro sono mozzafiato e fanno dimenticare la stanchezza e lo sforzo della salita.