Sentiero Benini

Statistics

5 - 6

hrs

1,518

m

1,521

m

19

max°

Difficulty

FATMAP difficulty grade

Moderate

Description

Trovate il video di questa uscita sul canale "Rock The Mountain" di YouTube, a questo link: https://youtu.be/2FntkXH8bco Andiamo nel nostro Brenta, nel periodo che preferiamo, quello dove non si incontra praticamente nessuno e gli impianti sono chiusi. Solitamente la partenza per fare Cima Falkner sarebbe il Passo del Grostè, che si raggiunge comodamente.con gli impianti di risalita. Nel nostro caso invece, la partenza sarà dal parcheggio di Vallesinella sopra Madonna di Campiglio. Ci dirigiamo verso il Rifugio Grostè tra i colori autunnali del bosco.

I tempi da cartello Sat dicono 2 ore e 20, la distanza è di 5 km abbondanti. Facciamo una breve pausa fuori dal rifugio e poi riprendiamo la marcia senza salire al Passo del Grostè e al Rifugio Stoppani, questo perché la salita sul tracciato delle piste invernali non ci esalta ma soprattutto perché sappiamo dell' esistenza di un sentiero che taglia la salita e si dirige verso il sentiero Benini, senza grandi strappi. Il sentiero non è segnalato se non da un ometto di pietre che potrebbe anche non essere visto, per questo può risultare comoda la nostra traccia. La via poi, inizia ad essere segnalata con i soliti segni bianchi e rossi e ci condurrà fino all'inizio del sentiero Benini, passando sotto al canalone che conduce a Cima Grostè. Ci imbraghiamo quando incontriamo i primi cavi metallici, ma manteniamo una progressione rapida visto che le difficoltà sono contenute.

Dobbiamo piuttosto stare attenti ad alcuni tratti ghiacciati. Sappiamo che il canale che ci condurrà in vetta sarà alla nostra destra e infatti prima leggiamo la quota di 2900 metri scritta sulla roccia e lì vicino più piccola, la scritta "Falkner". Percorriamo dunque gli ultimi 100 metri di questo canale che ci condurranno in vetta. La vista è pazzesca a 360 gradi, si vede anche il Lago di Molveno. Una volta mangiato ripercorriamo a ritroso il canalino, e riprendiamo il sentiero Benini, stavolta i passaggi in discesa sono un po' più divertenti ed esposti ma sempre facili. Paradossalmente il momento più pericoloso lo incontriamo a fine ferrata su un terreno roccioso in ambiente aperto, ma che nasconde l' insidia del ghiaccio.

In realtà il tratto ghiacciato era breve e questo spesso ti fa esitare dal mettere i ramponcini, ma ne è valsa la pena. Al bivio successivo, abbiamo 2 opzioni per scendere al Tuckett : andare verso la Bocca di Tuckett o scendere dalla "Via Ferrata Gustavo Vidi".

Scegliamo la seconda opzione. Breve pausa al Rifugio Tuckett e poi giù (di corsa) per rientrare a Vallesinella passando per il Casinei. Alla fine i piedi sono bollenti, le ginocchia provate, ma l'animo a 1000 !