La corona della Val di Ledro

Statistics

6 - 7

hrs

1,629

m

1,626

m

20

max°

Difficulty

FATMAP difficulty grade

Moderate

Description

Il video di questa escursione lo puoi trovare sul canale YouTube "Rock The Mountain", ISCRIVITI ! Ecco il link del video: https://youtu.be/375RzieyJ-o Vista la presenza di neve in quota e la partenza che non potrà essere mattiniera, decidiamo di intraprendere un itinerario dalle quote non troppo elevate e dunque ci portiamo in Valle di Ledro. Lasciamo l' auto a Mezzolago e ci dirigiamo direttamente tramite ciclabile a Pieve di Ledro, facciamo colazione al bar e poi cerchiamo di intercettare il sentiero che ci farà intraprendere la Ledro Trek. I cartelli Sat indicano il numero 454 che entra nella Valle dei Mulini. Ci inerpichiamo nel bosco, seguendo le indicazioni per Malga Saval e quelle della Corona della Val di Ledro. Compiamo una breve deviazione sul percorso, per raggiungere il Monte Cocca, e la vista merita davvero l' allungamento del percorso. Rientrati sul percorso originale, proseguiamo ancora nel bosco. Finalmente usciamo dalla vegetazione ed iniziano gli spazi aperti; poco dopo raggiungeremo il pianoro che conduce alla Malga di Saval a quasi 1700 m. Breve pausa per capire come proseguirà il percorso e ci dirigiamo verso il Monte Caret, un centinaio di metri più in alto. Beviamo qualcosa e poi proseguiamo verso Cima Parì, scendendo nuovamente verso il pianoro della Malga e risalendo sul versante opposto. Intraprendiamo questo tratto che risulta essere ancora innevato con non poche difficoltà per raggiungere poi Cima Parì, accolti da un gran vento. A questo punto mi accorgo di non avere più il telefono e questo ci farà perdere diverso tempo per recuperarlo, oltre ad inzupparci i piedi. Una volta recuperato tutto, decidiamo che nonostante la perdita di tempo, preseguiremo il nostro itinerario. La prossima meta, sarà Cima Sclapa , dalla quale farò un volo col drone, nonostante il vento non proprio tranquillo. La successiva cima sará Cima d' Oro e poi inizieremo la discesa verso Mezzolago, passando per il vecchio sentiero austroungarico , in modo da chiudere l' anello del giro.

La discesa, seppur senza difficoltà, sarà piuttosto lenta. Altro giro, risultato più bello delle aspettative in una zona da noi frequentata poco.