Camminare in Basilicata-Itinerari tra Borghi e Natura. Extra 2

Statistics

1 - 2

hrs

610

m

17

m

15

max°

Difficulty

FATMAP difficulty grade

Difficult

Description

Per un amante della montagna è doveroso proporre un ulteriore giorno di escursioni sulle cime del Sirino.

Consigliamo un duplice pernotto per esplorare queste vette che ancora poco conosciute ma che regalano suggestive scorci del Parco dell’Appennino Lucano Lagonegrese-Val d’Agri.

Dunque, partiti dalla Conserva di Lauria, seguiamo il SI Tappa 06 che lungo la pista da sci di porta direttamente al Lago Laudemio, cosi come già indicato nella Tappa 4.

Ora, anziché mettersi sull’asfalto e iniziare la discesa a valle, ci incamminano sulla morena lasciata dal ghiaccio che un tempo occupava queste terre, sulla quale oggi c’è un impianto di risalita.

Lo sguardo si apre sul panorama incantevole che la natura del Sirino ci offre, poi con sguardo più attento focalizziamo il monte Alpi che a valle, verso est, si staglia maestoso e caratteristico per la sua vetta conica che svetta sui circostanti territori.

Poi, continuando a salire sulla sinistra segnaliamo Timpa Scazzariddo (1930 m) e a destra, la vetta più alte del massiccio del Sirino, il monte Papa (2005 m).

Quando arriviamo allo snodo ciò che si manifesta ci resta attoniti perché è uno spettacolare panorama sulla valle del Noce.

All’orizzonte il mare, ai nostri lati le vette precedentemente citate, mentre alle nostre spalle appare un primo scorcio della Valle dell’Agri.

Se la giornata è clemente a sud, in lontananza non è difficile scorgere anche le vette del Pollino.

Da qui, l’ultimo tratto del percorso ci regala momenti di grande riflessione e panorami unici, ma anche una sorta di strana emozione.

Difatti, per chi vi sta scrivendo, questo è un momento infinita emozione.

Siamo arrivati sulla cima Fabio Limongi, colui che ha ispirato tutti questi cammini, e colui che ha lasciato un indelebile impronta impressa su quest’area.

Ogni pietra, ogni tratturo, ogni albero erano per Fabio conosciuti, quasi amati ed ogni singolo passo di questo tratto ne ricorda la sua passione, la sua grande generosità e il suo grande impegno.

Fabio Limongi ha dedicato tutta la sua vita alla valorizzazione e alla promozione di quest’area.

Questo luogo così tanto amato, che amava definire come il “suo ufficio” e in cui aveva un rapporto viscerale, quasi carnale è il luogo che l’ha visto partecipe di quella sua ultima e sfortunata avventura.

Questa montagna ha tenuto per sé l’anima di quel figlio che più di tutti l’ha amata.

Ora, il suo ricordo resta impresso indelebile e il connubio Sirino-Limongi è inscindibile.