Giro ad anello Fonti di Gajum - Rifugio M. Consiglieri - Monte Cornizzolo - Rifugio S.E.V.

Statistics

4 - 5

hrs

1,156

m

1,156

m

19

max°

Difficulty

FATMAP difficulty grade

Moderate

Description

Abbiamo lasciato l’auto a Canzo, nel parcheggio in prossimità delle fonti Gajum.

Da qui, abbiamo seguito il sentiero numero 6 per Alpe Alto / Cornizzolo.

Il primo tratto di strada è su mulattiera, la salita è costante ma il dislivello è abbastanza dolce.

Abbiamo continuato sul sentiero numero 6, fino ad arrivare ad una chiesetta (Santuario di San Miro al Monte), davanti alla quale si trova una fontanella di acqua potabile.

Il sentiero continua costeggiando sul lato destro il santuario e si inizia a guadagnare parecchio dislivello.

Infatti, la mulattiera si trasforma in pietraia e la pendenza aumenta.

Seguendo sempre il sentiero, la pietraia si trasforma in terra battuta che costeggia il torrente.

La pendenza rimane importante.

Questo tratto di sentiero in sé non è particolarmente difficile, ma l’elevatissima umidità lo rende più complicato di quanto sia.

Una volta fuggiti dalla cappa di umido (che dura una buona mezz’ora) il sentiero si inoltra nel sottobosco per una quindicina di minuti (finalmente un po’ di fresco) fino ad arrivare alla prima area di sosta in cui, credetemi, rimarrete per più tempo di quanto avevate programmato.

Ebbene sì, a farvi compagnia durante la vostra sosta nell’area picnic Alpe Alto ci saranno dei meravigliosi cavalli e asinelli (coccoloni).

Da qui, abbiamo continuato a seguire le indicazioni per Monte Cornizzolo, inoltrandoci nuovamente nel bosco e seguendo il sentiero segnalato, che procede quasi completamente in piano (o comunque con un leggerissimo dislivello).

Appena usciti dal bosco ci siamo trovati su una strada sterrata in ghiaia.

Abbiamo seguito il sentiero numero 3 per Cornizzolo (in lontananza si vede la croce dove poi siamo saliti).

Procedendo sullo stesso sentiero in pochissimo abbiamo raggiunto prima la chiesetta degli alpini, e successivamente il rifugio Marisa Consiglieri (1050 m).

In questo rifugio, tra l’altro, i prezzi sono piuttosto inferiori rispetto alla media e offrono una buona cucina, panini con la salamella (4€!!!) e ottime birre alla spina (2.50€ la piccola e 4€ la media).

Pausa birretta fatta, zaino in spalla, abbiamo imboccato il sentiero per raggiungere la croce del monte Cornizzolo.

Dopodiché, siamo tornati sui nostri passi, ripercorrendo il sentiero in ghiaia e tornando verso il segnavia dal quale è partita la terza tappa della giornata: il rifugio SEV.

Abbiamo quindi seguito le indicazioni per il sentiero numero 5 in direzione Corni.

Il sentiero continua su sterrato fino a diventare battuto su prato , quasi completamente esposto al sole.

Abbiamo proseguito fino ad arrivare ai Lapiez del Malascarpa (sulle pendici del monte Sasso Malascarpa), una riserva naturale protetta costituita da rocce stratificate generate nel tempo dalle precipitazioni che sciolgono il calcare.

Seguendo il sentiero, al segnavia successivo abbiamo seguito le indicazioni per rifugio SEV, con la vista sulla città di Lecco e sul monte Resegone.

Abbiamo proseguito in un tratto di bosco per pochi minuti fino ad arrivare ad un’altra area di sosta (Colma di Val Ravella), dove abbiamo dato benzina al nostro organismo con un buon panino al salame.

Dopo pranzo, ci siamo incamminati verso il Faggio Monumentale, dove è inoltre presente una fontana di acqua potabile, il Fontanino del Fo.

Dopodiché abbiamo proseguito verso rifugio SEV, su un sentiero di terra battuta in mezzo al bosco, con una pendenza da non sottovalutare (vi assicuriamo che era molto tosta, soprattutto appena dopo mangiato).

Abbiamo quindi raggiunto la forcella tra il Corno di Canzo Centrale e il Corno di Canzo Orientale e imboccato il sentiero verso il rifugio SEV ai Corni.

L’ultimo tratto di sentiero è principalmente pietraia, se siete abbastanza fortunati vedrete un gregge di capre al pascolo.

Qui, ci siamo fermati a fare una pausetta con vista Bellagio.

Una volta ripartiti abbiamo seguito il sentiero 5, che si immerge quasi immediatamente nel bosco.

Dopo circa una quarantina di minuti di cammino, la strada si trasforma in un ampio sentiero ciottolato, fino a raggiungere Prim’Alpe Centro di educazione ambientale, nel quale è presente una fontanella di acqua potabile.

(Un po’ più avanti, invece, è presente un’area picnic dotata di griglia).

Procedendo sempre sullo stesso sentiero siamo arrivati all’Agriturismo In Valentina, che purtroppo abbiamo trovato chiuso.

Da qui, l’ultimo abbiamo camminato ancora un’altra ventina di minuti fino a raggiungere il parcheggio iniziale.

Buon divertimento! 🥾