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Via ferrata Kajserjager e gallerie del Lagazuoi

Cortina d'Ampezzo

Salita al Monte Lagazuoi lungo il percorso di approvvigionamento delle truppe austriache; discesa della montagna nella galleria di mina scavata dalle truppe italiane durante la prima guerra mondiale.

Alpine Climbing Easy

Distance
5.5 km
Ascent
738 m
Descent
737 m
Low Point
2.1 km
High Point
2.7 km
Gradient
32˚
Via ferrata Kajserjager e gallerie del Lagazuoi Map

Il punto di partenza dell’escursione è il Passo Falzarego (mt. 2105), raggiungibile in auto, oppure in autobus, percorrendo la SR 48 per 17 km. Si parte proprio di fronte alla stazione della funivia imboccando il sentiero cai n. 402. Subito dopo lo si abbandona per salire lungo un nuovo sentiero sul ghiaione di mina posto a sud ovest. Si sale sulla sinistra della montagna nella terra di nessuno posta tra le trincee austro-ungariche a ovest e quelle italiane a est. Percorrendo un sistema di cenge, si raggiunge il famoso ponte sospeso, lungo ca. 10 m e alto 25 m.
Attraversato questo ponte, si raggiunge una ripida cengia esposta ma ben assicurata.
Si prosegue attraversando  postazioni ben conservate, poi il sentiero degrada sulla Cengia Martini  . 
Un ripido sentiero conduce prima alla cresta, poi alla cima del Piccolo Lagazuoi e infine al Rifugio Lagazuoi. Se siamo stanchi, la discesa può essere effettuata in funivia ma sarebbe davvero un peccato perdersi la galleria. Lunga oltre un chilometro, totalmente buia offre solo qualche feritoia (protetta) sul vuoto della parete rocciosa, presenta diverse articolazioni e bivi (adeguatamente segnalati)(anche la variante 'elicoidale') e alcune camere con resti-ricostruzioni di postazioni, baraccamenti, ecc.
La galleria è molto ripida, con gradoni di legno e cordino d'acciaio come corrimano, diversi passaggi sono bassi... per cui è consigliabile il caschetto oltra alla pila frontale.
Spesso è bagnata per lo scioglimento di neve sulle pareti esterne e può essere ghiacciata (vetrato), per cui in presenza di ghiaccio persistente è meglio tornare indietro e rinunciare.
L'interno è comunque, anche in condizioni estive ottimali, molto freddo e umido. L'alta quota, il buio totale e la mancanza d'ossigeno possono impressionare chi soffre di claustrofobia, anche se non vi sono veri e propri pericoli. Usciti dalla galleria percorriamo una larga cengia ed un tratto attrezza e giungiamo ad un colatoio dove 
troviamo la diramazione (sinistra) che sbuca ad un grande antro roccioso da dove si dirama la famosa 'Cengia Martini' (sentiero attrezzato per esperti - Cai=EEA). Dopo altro tratto di galleria usciamo definitivamente all’aperto, ancora alcuni tratti attrezzati e poi lungo il sentiero 402 scendiamo fino al Passo Falzarego. La discesa dura circa 2 ore e 30 minuti.

Difficulty

Easy

The ascent involves simple glacier hiking and/or short, straightforward rock scrambles. Equivalent to Alpine F, F+

High Exposure

3 out of 4

Much of the route is difficult to protect and a fall could be disastrous at certain points.

Remoteness

2 out of 4

Away from help but easily accessed.

Best time to visit

between June and September