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Alta Via Tullio Vidoni

Monte Rosa

L’Alta Via Tullio Vidoni permette di compiere un periplo completo attorno al Corno Bianco in Valsesia

Hiking Difficult

Distance
16 km
Ascent
1.7 km
Descent
1.7 km
Duration
6-7 hrs
Low Point
2.1 km
High Point
2.9 km
Gradient
25˚
Alta Via Tullio Vidoni Map

Dedicata ad uno dei più noti alpinisti valsesiani, travolto da una valanga nel febbraio 1988, l’Alta Via Tullio Vidoni permette di compiere un periplo completo attorno al Corno Bianco toccando le parti alte dei valloni del Rissuolo e del Forno in Val Vogna, di Tailly e di Terrafrancia in Val d’Otro, di Ciampono, di Netscio e di Spissen nella Valle di Gressoney. È stata ideata dai soci del CAI della Sezione di Varallo. Solitamente percorsa in senso orario, può essere effettuata in entrambi i sensi di marcia.

Description

Nella descrizione si ipotizza di partire dal Bivacco Ravelli, ma si può iniziare l’Alta Via in punti diversi: Da Alagna, 1191m, seguendo il sentiero 203 che passando dagli alpeggi di Otro e Pianmisura porta al Bivacco Ravelli, 2503m (ore 3.30), oppure deviando sul 203a che passa per l’alpe Gender e porta al ripiano dei Laghi Tailly, 2428m (ore 2.45). Da Ca’ di Janzo, 1354m, in Val Vogna, seguendo prima l’itinerario 202, poi il 202a che passando per l’Alpe Spinale arriva al Rifugio Carestia, 2201m (ore 2.45). Da Gressoney La Trinité (AO), 1624m, con il sentiero 3, che superando un tratto attrezzato raggiunge il Bivacco Gastaldi, 2607m (ore 2.30).

1° tappa: Bivacco Ravelli - Rifugio Carestia. Dislivello: 718m in discesa, 418m in salita. Dal Bivacco Ravelli, 2503m, si segue l’itinerario 203e scendendo di pochi metri, quindi ci si dirige a sud aggirando la base della Punta dell’Uomo Storto. Si entra così nel bacino del Ghiacciaio d’Otro. Si percorre la morena frontale del ghiacciaio sepolto dai detriti e affiorante solo in brevi tratti. Prestando attenzione ai numerosi ometti in pietra che marcano il percorso, si attraversa la conca e si giunge ai piedi del ripido e sfasciato pendio risalendo il quale si guadagna il Colletto Tailly, 2724m, (ore 1.30). Al di là si scende per il ripidissimo canale che immette nella conca dei Laghi Tailly, 2428m. Il percorso aggira a monte i due laghi sul versante sud-ovest, risale una larga cengia di sfasciumi e raggiunge il Passo delle Pisse, 2566m (ore 1.10 -2.40). Dal colle si scende su tracce lungo l’opposto versante erboso molto ripido specialmente nel tratto alto; più in basso il percorso si fa più comodo e raggiunge l’Alpe Le Pisse, 2230m (ore 0.50-3.30). Dall’alpe si continua la discesa su scarse tracce, si attraversa il Rio Pisse e si rimonta il versante opposto tra i cespugli, raggiungendo con un lungo traverso lo spartiacque tra il Vallone del Forno e quello del Rissuolo. La traccia piega ora decisamente a sud lungo il dosso e perviene in breve al Rifugio Carestia, 2201m (ore 1.30-5).

2° tappa: Rifugio Carestia - Bivacco Gastaldi. Dislivello: 390m in discesa, 817m in salita. EE Dal Rifugio, 2201m, si segue l’itinerario 202 che con un traverso accosta l’Alpe Rissuolo nei pressi della cascata e si immette nel canale che sbocca nei pressi del Lago Bianco, 2333m (ore 0.20). Si aggira la conca, si supera l’immissario e si affronta il ripido pendio di prati e lastroni che porta al ripiano dove è incastonato il Lago Nero, 2667m. (ore 1-1.30). Si costeggia lo specchio d’acqua sulla sinistra seguendo ora il sentiero 202b, superando grossi blocchi fino all’evidente base del canalone (spesso innevato) e caratterizzato da una colata di pietre. Procedendo a vista su scarse tracce si giunge all’intaglio del Passo del Rissuolo, 2930m (ore 1-2.30). Dal colle si entra in Val d’Aosta, nel Vallone di Ciampono (itinerario 8 di Gressoney). Si piega quasi subito a destra e sempre in discesa su sfasciumi si segue una vecchia traccia, la “Charru Weg” (Strada dei Carri), posta sotto alcune balze rocciose. Questo tratto molto selvaggio punta verso un colletto a circa 2700m e scollina nel Vallone di Netscio, dal quale si ha una bella visuale sul Monte Rosa. La discesa si interrompe nei pressi dei laghetti a quota 2540 circa, per risalire di poco al Bivacco Gastaldi, 2630m (ore 1.30 -4).

3° tappa: Bivacco Gastaldi - Bivacco Ravelli. Dislivello: 611m in discesa, 484m in salita. EE Dal Bivacco si raggiunge in pochi minuti lo spartiacque tra i valloni di Netscio e di Spissen. Si piega a destra con una lunga diagonale in discesa su un ripido pendio di insidiosi sfasciumi che richiede molta attenzione. Raggiunto il fondovalle a quota 2450m circa, si risale il versante opposto al cospetto dell’incombente punta di Netscio (ore 1). Su evanescenti tracce, tra rocce e giavine, si raggiunge con fatica l’intaglio del Passo dell’Uomo Storto, 2882m (ore 1.30-2.30), caratterizzato dal colore rossastro delle pietre. Si cala nel ripido vallone, sull’itinerario 203, con disagevole cammino su sfasciumi scendendo prima a una piccola conca e poi al Laghetto di Terrafrancia nei pressi del Bivacco Ravelli. 2503m (ore 1-3.30).

Note: L'accesso per il vallone del Forno sul sentiero 211 che da Cambiaveto in Val Vogna saliva all'alpe Le Pisse è attualmente inagibile per la frana che ha devastato il versante. Il percorso è segnalato con appositi cartelli e ometti di pietre. Il percorso è stato revisionato e segnalato nel mese di agosto di quest'anno (2022) nel tratto tra il Rifugio Carestia, i Laghi Taily e il Bivacco Ravelli.

Consigli tecnici: L'Alta Via Tullio Vidoni, pur non presentando vere difficoltà alpinistiche, è adatta unicamente ad escursionisti esperti. L’itinerario si snoda in molte parti su pietraie, su prati ripidi che richiedono attenzione costante e passo sicuro e per un buon tratto sui residui del ghiacciaio di Otro e sulle sue morene.

Tipologia: Escursionistico Categoria: pascoli, pietraie Difficoltà: EE - Escursionisti Esperti Periodo consigliato: Estivo

Informazione prese da sito CAI Varallo

Difficulty

Difficult

Hiking trails where obstacles such as rocks or roots are prevalent. Some obstacles can require care to step over or around. At times, the trail can be worn and eroded. The grade of the trail is generally quite steep, and can often lead to strenuous hiking.

Medium Exposure

2 out of 4

The trail contains some obstacles such as outcroppings and rock which could cause injury.

Remoteness

2 out of 4

Away from help but easily accessed.

Best time to visit

between June and October

Features

  • Alpine
  • Wildlife
  • Picturesque