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Rassa - Alpe Toso - Colle del Loo

Da Rassa lungo tutta la Val Sorba al Colle del Loo

Hiking Difficult

Distance
12 km
Ascent
22 m
Descent
1.5 km
Duration
2-3 hrs
Low Point
930 m
High Point
2.5 km
Gradient
14˚
Rassa - Alpe Toso - Colle del Loo Map

È l'itinerario principale della Val Sorba che percorre tutto il suo fondovalle, toccando le frazioni, gli alpeggi e i diversi affioramenti minerari che si trovano nelle vicinanze del torrente. Il panorama che si ammira dal Colle del Loo è molto vasto, sia sul versante valsesiano, sia su quello valdostano. È la via che porta da Rassa alla Valle d'Aosta, ma permette anche il collegamento con la valle del Cervo e la Val Vogna.

Description

Dal parcheggio di Rassa, 917m, posto sul fianco del paese al di là del torrente, si segue la strada ripidissima a sinistra per poi imboccare la bella mulattiera nei pressi dell'Alpe Crosetti alla Cottura, 1055m. Si lascia la strada sterrata che continua in alto, e in leggera pendenza, in pochi minuti, si raggiunge l'Alpe Campello, 1099m (ore 0,25), dove è situato l'accogliente posto di ristoro "Heidi". A destra inizia l'itinerario 251a per la Colma del Giurà; proseguendo invece sulla mulattiera si supera l'Alpe Sorba, 1151m (ore 0.10-0.35) e poi il Ponte di Prabella, 1180m (ore 0.10-0.45), al bivio con il sentiero 251b per l'Alpe Sorbella. Senza attraversare il ponte, ma proseguendo in leggera salita, si passa dalla Cascina Antaiua, 1220m. Poco oltre si può ancora vedere un antico forno da calce e in seguito una bella cascata del torrente Sorba, la "Gula Talheintha". Si attraversa la sterrata e si giunge poco dopo al pascolo dell'Alpe Dosso, 1395m (ore 0.30-1.15). L'itinerario 251c per il Vallone dell'Artorto che si dipartiva a destra è stato eliminato per il pericolo di caduta sassi dalla frana soprastante e sostituito da un altro con partenza più avanti, dall'Alpe Massucco. Oltrepassati il rio Artorto e una sorgente, in leggera salita, si perviene alla baita dell'Alpe Massucco, 1528m (ore 0.15-1.30), appartata a fianco del dosso che caratterizza il luogo, sulla destra del quale si stacca il nuovo itinerario 251c per il Vallone dell'Artorto. A nord-est si intuiscono gli affioramenti di una vecchia cava di marmo; sulla sinistra, oltre il pascolo, una lapide ricorda la fucilazione di un partigiano. La mulattiera, prima pianeggiante, poi in salita più marcata, con qualche tornante porta all'Alpe Toso, 1649m (ore 0.30-2), con il Punto di Appoggio del CAI Varallo, posto nell'unica grande casera dell'alpeggio abbandonato dai pastori. Il rifugio serve per dimezzare i tempi di avvicinamento necessari per raggiungere le mete circostanti. Verso sinistra si diparte l'itinerario 253 che porta alla Bocchetta del Croso. II nostro sentiero segue la sinistra idrografica del torrente Sorba fra il greto e il fianco della montagna fino al termine dell'esteso pianoro dove inizia la salita con larghi tornanti. Lungo il pendio si incontrano delle pietre grigio-scuro contenenti corindone amorfo, minerale usato per ricavare le mole, che ha dato il nome alla zona, conosciuta come la Moléra. Poco prima dell'Alpe Lamaccia, 1918m (ore 1-3), si guada il torrente Sorba. Sulla sinistra della conca si trova il Lago della Lamaccia e nei pressi si stacca l'itinerario 254 per ll Colle della Ronda, 2086m (non segnalato). II sentiero risale il dosso roccioso posto sulla destra e dopo aver superato una sorgente, si inerpica con brevi tornanti su estesi detriti di falda, al culmine dei quali si può osservare un tentativo di scavo per l'estrazione di magnetite. L'imbocco della galleria è ostruito da una frana e sulla roccia antistante si distinguono delle iscrizioni risalenti al 1500-1700. Tra i detriti è visibile una ruota di pietra (gneiss ghiandare) e un'altra appena sbozzata. Il sentiero valica il rio Nero, emissario dei Laghi dei Tre Vescovi o della Sorba, piega sulla destra e raggiunge l'ampia piana erbosa dell'Alpe del Prato, 2218m (ore 1-4). II bacino di origine glaciale era probabilmente un lago ed è ancora attraversato dal torrente Sorba, che incide il ripiano con numerosi meandri e ha origine poco più a monte, alle pendici del Colle del Loo. Nei pressi delle baite, in parte diroccate, si può vedere un lastrone di roccia su cui si distinguono delle antiche iscrizioni in latino datate Agosto 1751, con nome e cognome di chi le ha eseguite. Dalla piana si dipartono alcuni itinerari: il 251c per il Vallone dell'Artorto e il 269 per la Bocchetta di Niel, poco oltre il 265 per il Passo della Gronda. L'itinerario pricipale prosegue verso ovest tra grossi massi e coni detritici, a zig-zag nell'ampio vallone, raggiungendo il Colle del Loo, 2452m (ore 0.30-4.30) fra la Punta Lozoney, 2579m, e la Cima Morticci o Monte Cossarello, 2710m.

Sul versante opposto il sentiero 12 attraverso il Vallone del Loo raggiunge Loomatten e quindi Gressoney St.Jean nella valle del Lys. Poco sotto il colle l'ampia conca superiore dei Piani di Loo permette numerosi collegamenti: verso nord con il 12b si può salire al Passo del Maccagno, 2493m, e da qui, con il 205 della Val Vogna scendere a Riva Valdobbia; verso sud (segnavia 6 e 6a) si raggiungono il Colle di Lozoney e quindi il Colle della Mologna Grande (Valle del Cervo, Piedicavallo). Sempre dal Colle di Loo si può salire su pietraia e rocce la Punta Lozoney, 2579m (EE), mentre la Cima Morticci è raggiungibile con percorsi alpinistici di varie difficoltà.

Note: La segnaletica presente sui sentieri mantiene in parte i vecchi numeri (es. 51) non ancora aggiornati secondo il recente Catasto regionale che prevede numeri con tre cifre (es. 251, ecc).

Consigli tecnici: Percorso agevole fino al Punto di Appoggio C.A.I. all'Alpe Toso; impegnativo nel tratto successivo per la lunghezza.

Difficulty

Difficult

Hiking trails where obstacles such as rocks or roots are prevalent. Some obstacles can require care to step over or around. At times, the trail can be worn and eroded. The grade of the trail is generally quite steep, and can often lead to strenuous hiking.